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L’eco-viaggio, un idea che stupirà il vostro partner


Siete stanchi dei soliti regali? Non volete essere ripetitivi o monotoni? Non c’è da preoccuparsi la soluzione esiste: stupite il vostro partner con un tipo di viaggio che non ha ancora scoperto! O portatelo a cena in un agriturismo sostenibile. Potrai scegliere tra più di 100 strutture.

SOGGIORNO RESPONSABILE PER DUE: 69 euro;

EQUOGUSTO PER DUE: 59 euro.

Si rivolge alle persone sensibili alla tutela dell’ambiente che anche in vacanza rispettano ciò che li circonda, amano il bello e sono attenti a quello che mangiano e che bevono.

I contenuti offrono suggerimenti e indirizzi riguardo itinerari e iniziative per il tempo libero, strutture a basso impatto ambientale, ristoranti che utilizzano prodotti del territorio o biologici, negozi che vendono prodotti eco- compatibili. Per saperne di più visita il sito: http://www.equotube.it/

di Donatella Rendine

Ecolamp “illumina” la coscienza ecologica al Carnevale di Venezia


Per divertire e sensibilizzare in maniera coinvolgente tutti coloro che affolleranno la città di Venezia nei giorni del Carnevale – da sabato 4 a martedì 21 febbraio – anche quest’anno Ecolamp animerà il Sestiere di Campo San Polo, con spettacoli, giochi interattivi e intrattenimenti di carattere ludico-didattico.
In linea con il tema conduttore di quest’edizione “La vita è teatro. Tutti in maschera”, il Consorzio per il recupero e il trattamento delle lampade fluorescenti esauste allestirà il Teatro della Luce e del Riciclo, all’interno del quale tutti i visitatori, soprattutto i più piccoli, potranno vivere un’esperienza magica e favolosa: giochi di prestigio, acrobazie e spettacoli verranno organizzati da artisti di varia natura per rappresentare in maniera giocosa, ma chiara e comprensibile, il tema importante della raccolta differenziata delle sorgenti luminose a basso consumo. “Imparare divertendosi è da sempre il criterio a cui si ispirano le iniziative didattiche di Ecolamp che, fin dal primo anno di partecipazione al Carnevale di Venezia, ha contribuito a sensibilizzare ed educare adulti e bambini sulle modalità di corretto smaltimento delle moderne lampadine fluorescenti, che stanno sostituendo le vecchie lampade a incandescenza, sui risultati del loro riciclo e sui valori della tutela ambientale”, ha commentato Fabrizio D’Amico, Direttore Generale di Ecolamp.
A tutti coloro che visiteranno il Teatro della Luce e del Riciclo Ecolamp consegnerà delle mascherine da indossare che raffigurano quattro tipi di lampade di nuova generazione in versione sia femminile che maschile. Inoltre, ritornano anche quest’anno le due mascotte Ecolamp, che sfileranno per le vie della città, coinvolgendo i cittadini e trasferendo i concetti di sostenibilità ambientale, e parteciperanno al Concorso per la Maschera più bella del Carnevale 2012. Il Carnevale di Venezia, oltre a rappresentare per Ecolamp un’occasione importante per trasferire messaggi chiave ad un pubblico ampio, offre anche un’opportunità per comunicare i dati ufficiali di raccolta dell’anno appena concluso e dei primi mesi dell’anno in corso durante la conferenza stampa organizzata per il 15 febbraio prossimo al Teatro della Luce e del Riciclo in Campo San Polo.

di Donatella Rendine

Si può essere alla moda anche rispettando l’ambiente? Ecco la moda che vuole bene alla Terra.

L’abbigliamento ad impatto zero ha un’importanza fondamentale nell’ambito del nostro contributo alla sostenibilità ambientale. Vestirsi in modo ecocompatibile significa scegliere materiali che non danneggiano l’ambiente, sia nella produzione di articoli di abbigliamento sia nel processo finale di smaltimento e di biodegradabilità. Vestirsi ad impatto zero significa scegliere attentamente i materiali utilizzati, grazie anche alle molte novità, che garantiscono il rispetto dell’ambiente. La moda si sta sempre più aprendo alle innovazioni che hanno come obiettivo la salvaguardia ambientale.

Accessori green
Per un abbigliamento ad impatto zero che si rispetti sarebbe opportuno prendere in considerazione degli accessori green a tutti gli effetti, che possono essere realizzati anche con materiali riciclati o materiali ecocompatibili. Da questo punto di vista non c’è che l’imbarazzo della scelta: bijoux messi a punto con fibre naturali, orologi da polso e occhiali in legno. Vedrete che effetto, soprattutto a livello estetico! Sarete il massimo dell’originalità!
I capispalla ecologici
Cappotti e giacche ecologici costituiscono un punto di riferimento per chi ama vestire in modo ecosostenibile. Assolutamente da evitare sono le fibre sintetiche, che si rivelano nocive per l’ambiente. Meglio i tessuti in cotone, escludendo totalmente i capi per i quali vengono utilizzati le pellicce degli animali.
Le magliette eco
Parlando di magliette eco, vengono in mente i capi di abbigliamento ideati dal designer Christopher Davies, che è riuscito a creare una t-shirt composta solo da materiale organico. Si tratta della Carbon T-shirt, realizzata completamente in cotone organico e con colori ad acqua. Il rispetto dell’ambiente è assicurato.
I pantaloni ecocompatibili
Da non trascurare nemmeno i pantaloni ecocompatibili. Spesso non pensiamo all’impatto ambientale che i nostri jeans possono comportare. Meglio orientarsi verso fibre naturali, che non producono danni ambientali, soprattutto per la loro facile biodegradabilità.
L’intimo ad impatto zero
Anche se qualcuno non ci crederà, esiste anche l’intimo ad impatto zero. A questo proposito non possiamo non ricordare i capi di abbigliamento intimo fatti con fibre ricavate dal mais, in grado di ridurre le emissioni di anidride carbonica e la produzione di energia per la realizzazione dell’abbigliamento.

I marchi del tessile che hanno scelto di produrre abiti ecologici e che rispettano anche i diritti dei lavoratori sono sempre più numerosi. Lo ha confermato l’ultima edizione della Berlin Fashion Week, tenutasi dal 18 al 21 di gennaio scorso, dove a questo tema sono stati dedicati cinque saloni – Ethical Showroom, Green Showroom, EcoShowroom, Showfloor Berlin e In Fashion. Ma quali caratteristiche deve avere un capo d’abbigliamento per essere definito ecologico?

La scelta della natura – Oltre alle materie prime naturali, come cotone, lino, canapa, iuta, seta e lana, un indumento ecologico rispecchia anche caratteristiche legate alle tinture, che non sono sintetiche e inquinanti, al tipo di lavorazione e alle finiture. Inoltre può provenire da materiali di riciclo e da produzioni artigianali locali, meno impattanti sull’ambiente.

Inoltre, secondo Daria Werbowy, modella canadese testimonial di Stefanel, anche il cashmere aiuta il pianeta. Infatti, la stessa ha posato per una collezione di cashmere trattato con colori naturali (non chimici) ed ecocompatibili e ha affermato: ” si può essere alla moda anche rispettando l’ambiente poichè i pezzi in eco-cashmere possono essere portati sovrapposti, per un total look in maglia chic, comodo e morbidissimo. In alternativa,” ha aggiunto la Werbowy,” si può indossare il maglione in seta grezza e il pull spalmato silver con una mini e tacchi alti, con pantaloni skinny e anfibi per un twist più rock”.

di Donatella Rendine

Il negozio sostenibile: comprare no pack per sostenere l’ambiente

L’idea del negozio sostenibile nasce da un concetto molto semplice: oltre che gestire meglio i rifiuti è essenziale crearne meno e i packaging dei prodotti che si trovano normalmente sugli scaffali dei negozi, rappresentano una grossa parte dei nostri rifiuti. Per questo il PIT Rifiuti si pone l’obiettivo di sviluppare un prototipo di attività commerciale gestita con criteri di sostenibilità ambientale.

Un negozio dove sia possibile la vendita di prodotti alimentari sfusi, ossia no packaging, che dia priorità a prodotti biologici o comunque provenienti da realtà eticamente sostenibili. Il risparmio ottenuto da una filiera corta e dalla riduzione degli imballaggi, che incidono fortemente sul prezzo finale del prodotto, rappresenterà un motivo in più per avvicinare la popolazione a questo nuovo approccio alla vendita.

Protocolli di controllo e certificazioni riconosciute garantiranno al cliente la qualità dei prodotti venduti no packaging e quindi non identificabili con marchi conosciuti.  Parlare di negozi sostenibili vuol dire anche tornare ad un sistema di negozi cosiddetto “di vicinato”, che sono di per sé amici dell’ambiente. Sono infatti raggiungibili senza l’auto, permettono di acquistare piccole quantità di prodotti ritagliate sui bisogni reali, confezionati in modo “leggero”, facilmente trasportabili e normalmente sono negozi che si approvvigionano principalmente da produttori a km 0. I negozi sostenibili danno inoltre una nuova vita ai quartieri cittadini ed ai paesi, offrono un servizio e ricreano luoghi d’incontro riappropriandosi di una funzione ormai decentralizzata e delegata ai centri commerciali. Nel negozio sostenibile è prevista anche una parte dedicata a prodotti (borse, contenitori e altri oggetti) ricavati dal riutilizzo di materiali di scarto aziendale anche creati da cooperative che lavorano con gruppi disagiati (detenuti, comunità di recupero, ecc.).

Questo progetto sarà infine utile per creare linee guida da applicare ad esercizi commerciali esistenti per renderli a loro volta sostenibili e farli quindi entrare in una “green map” di negozi attenti all’ambiente.

di Donatella Rendine